Lo sapevi che se un tuo dipendente rimane assente dal lavoro perché ha subito un incidente stradale tu puoi avere un risarcimento anche per la tua azienda?
Se un tuo dipendente subisce un incidente stradale con lesioni personali e a causa di questo è costretto a rimanere assente dal lavoro per un determinato periodo di tempo, il mancato utilizzo delle prestazioni lavorative si traduce in un danno per l’azienda. Anche se intervengono gli enti che gestiscono assicurazioni sociali obbligatorie come INAIL o INPS, rimane sempre a carico del datore di lavoro una quota della retribuzione. Questo danno deve essere risarcito dal responsabile civile che ha causato l’incidente o per meglio dire dalla Compagnia di assicurazione che è chiamata a risarcire tutti i danni procurati.
Lo stabilisce una sentenza della Corte di Cassazione del 12 novembre del1988, la numero 6132.
Oltre alle aziende private, anche enti ed aziende pubbliche hanno diritto a questo tipo di risarcimento. In questo caso si può senz’altro affermare che per enti o aziende pubbliche questo “diritto” è anche un “dovere”, perché la mancata richiesta di risarcimento potrebbe tradursi in una omissione in quanto le somme non richieste rappresentano una danno a carico della collettività trattandosi in realtà di soldi pubblici.
Questo tipo di risarcimento viene definito “Rivalsa del datore di lavoro”, infatti il datore di lavoro, pubblico o privato, che ha dovuto far fronte ai costi pagati anche senza poter usufruire del lavoratore si “rivale” su chi gli ha procurati.
Quali possono essere, nel dettaglio questi costi per i quali può essere richiesto il risarcimento?
Ad esempio:
ratei di tredicesima
ratei di ferie
ratei di ex festività abolite
ratei TFR
contributi inail
contributi previdenziali
integrazioni alla retribuzione
e altre voci eventualmente presenti in busta paga
Ancora oggi una buona parte delle aziende o non è a conoscenza di questa opportunità oppure non ha gli strumenti o il personale adatto ad avviare la procedura.
Tutelarisarcimenti.it, con la propria professionalità ed esperienza acquisita è in grado di quantificare, dimostrare ed avviare la procedura di risarcimento per far ottenere al datore di lavoro il ristoro delle somme rogate durante il periodo di assenza del proprio dipendente causato da responsabilità di terzi.