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Donna incinta risarcimento a rischio

Una norma che va cambiata

La donna incinta che subisce un incidente in auto potrebbe non vedere riconosciuto il suo diritto al risarcimento.

Sembra un'assurdità, ma purtroppo è vero. La tanto discussa legge 27 del 2012 ha introdotto nuovi criteri per la risarcibilità dei danni di "lieve entità" causati da incidente stradale. In particolare è stato modificato l'art. 139 del Codice delle Assicurazioni così da prevedere che le lesioni definite di lieve entità (come ad esempio il trauma cervicale o òombare o la frattura di una costola) "che non siano suscettibili di accertamento clinico strumentale obiettivo, non potranno dar luogo a risarcimento per danno biologico permanente". In parole povere, se non c'è un accertamento eseguito con strumenti, come ad esempio le radiografie, che generalmente si eseguono al Pronto Soccorso, secondo queste norme, non si avrebbe diritto ad essere risarciti per la parte riguardante la "invalidità permanente".

Queste norme introdotte forse troppo frettolosamente, per assecondare le Compagnie di assicurazione nel loro continuo tentativo di ridurre sempre di più i risarcimenti, non hanno tenuto conto che vi possono essere soggetti che non possono sottoporsi ad un esame ai raggi X. Tra questi, la donna in gravidanza che, proprio per la sua particolare condizione, invece di essere maggiormente tutelata, si vede addirittura negato il diritto riconosciuto ad altri, di ottenere un giusto risarcimento.

Una chiara ed iniqua disparità di trattamento che va a ledere i diritti della donna in gravidanza, ma in generale anche di altri soggetti.

Purtroppo i parlamentari che hanno votato questa legge non hanno tenuto conto che il risarcimento del danno biologico vede il suo naturale accertamento attraverso la visita del medico legale che con la sua competenza e preparazionen è chiamato a verificare la natura e l'entità del danno, pur in assenza di particolari esami strumentali.

Restiamo in attesa che il Parlamento si renda conto dell'assurdità e della superficialità di queste norme e provveda a cancellarle al più presto, anche perchè la Giurisprudenza dei Tribunali sembra andare in senso completamente opposto, riconoscendo invece il diritto al risarcimento a prescindere dalla presenza o meno di esami strumentali.



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